Succhietto: forma a ciliegina o a goccia? Guida alla scelta, differenze, caratteristiche dei prodotti

Quando parliamo del periodo della prima infanzia spesso parliamo di alcuni strumenti e prodotti in particolare che potranno essere utilizzati durante questa fase della vita del bambino. Tra questi potremmo menzionarne alcuni che sono sicuramente di utilizzo più comune, altri che invece sono utilizzati solo da poche persone e in base all’esigenza. Tra gli strumenti dedicati ai neonati e ai bambini durante il periodo della prima infanzia, troviamo sicuramente il succhietto, anche chiamato comunemente ciuccio. Il succhietto si utilizza di norma dai primi mesi della loro vita e poi fino a quando il bambino avrà un età compresa tra i 2 e i 3 anni, età in cui ormai è del tutto sconsigliato l’utilizzo del ciuccio.

I benefici derivanti dall’utilizzo di questo strumento per bambini sono sicuramente tanti; inoltre si tratta sicuramente di un prodotto molto utile per calmare il bambino, conciliare il sonno e così via. Quello che distingue un succhietto da un altro sono diversi aspetti; infatti, le valutare l’acquisto di uno specifico modello, dovreste tenere conto di vari aspetti quali il materiale e anche la forma. In questo articolo andremo proprio ad esaminare due tra le forme più comuni di succhietti: quella a ciliegia e quella a goccia. Andiamo a vedere quali sono le differenze e come scegliere.

 

Il succhietto

Il succhietto, come dicevamo già nell’introduzione dell’articolo, è una tettarella realizzata di solito in plastica, caucciù, gomma o silicone. Di solito si utilizza e si offre ai bambini per conciliare il sonno, per farli calmare in momenti di agitazione e così via. Lo scopo per cui è stato ideato il ciuccio è quindi quello di tranquillizzare il bambino durante dei momenti particolari.

In effetti questo lo rende utilizzato da milioni di genitori al mondo; i benefici derivanti dall’utilizzo del ciuccio possono essere vari, ma è importante evitare di utilizzarlo tropo a lungo nel tempo. Questo perchè rischierete di causare dei problemi al bambino, problemi che potrebbero riguardare la formazione del palato. Quindi, valutate con attenzione l’utilizzo del succhietto e prestate particolare attenzione anche alla forma del ciuccio, che potrebbe influenzare questo aspetto. Andiamo a vedere quali sono le forme di succhietto più comuni e utilizzate.

Le varie forme disponibili

In commercio si possono trovare diversi modelli di succhietti, e le principali differenze tra di essi stanno in particolare nella forma che possono avere e anche nei materiali in cui sono realizzati. Per quello che riguarda il materiale, un succhietto può essere realizzato in plastica, silicone, gomma o caucciù. Discorso a parte va fatto per la forma; le più diffuse sono:

  • A ciliegia
  • A goccia
  • Modelli anatomici

In questo articolo andremo ad esaminare in modo particolare le due forme più diffuse: quella a ciliegia e quella a goccia. In questo modo capirete quale potrebbe essere la più adatta alle esigenze dei vostri bambini.

A ciliegia o a goccia?

Visto che avrete la possibilità di scegliere tra diverse forme, quali sono le principali differenze tra un succhietto a ciliegia e uno a goccia?

Il modello a ciliegia ha una forma rotonda, che ricorda il capezzolo della mamma; è perfetto per i neonati, ma a lungo andare potrebbe dare problemi al palato quindi sarebbe consigliabile sostituirlo. Invece il succhietto a goccia ha una forma simmetrica e garantisce una buona aderenza al palato.

Come abbiamo già accennato, il primo modello è più adatto ai neonati, in quanto non compromette il processo di allattamento; allo stesso tempo però potrebbe causare disagi nella formazione del palato, quindi una volta cresciuto sarebbe consigliabile sostituirlo con un modello a goccia o uno anatomico.

Non possiamo quindi stabilire un unico modello vincitore tra i due; entrambi hanno delle buone caratteristiche e sono da utilizzare seguendo delle regole ben precise.


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